Quando e come dormire insieme al partner

I motivi per cui dormire insieme al partner fa bene alla coppia (con alcune accortezze!)

Se pensate che le origini del dormire insieme al partner abbia un origine romantica, purtroppo cadete in errore, poiché questa abitudine si è venuta a creare per necessità, sopravvivenza e protezione dei primi uomini.

Le origini del dormire insieme (tutt’altro che romanticismo)

Durante le ore notturne, dormire insieme a qualcuno rassicurava e metteva nelle condizioni di essere protetto e proteggere a propria volta.

Solo con il passare del tempo, la condivisione del letto con il proprio partner ha assunto una connotazione romantica. Ma c’è di più. Se dormire insieme al partner rafforza il rapporto di coppia, dall’altro può addirittura migliorare la salute del corpo e dell’anima e che a beneficiarne è anche la qualità del sonno.

Perché dormire insieme al partner farebbe bene anche alla salute?

La spiegazione è questa: dormire in coppia secondo studi, favorisce la produzione di ossitocina, il cosiddetto “ormone dell’amore” che che induce empatia, fiducia, rilassamento e allevia stress e ansia, mentre il livello di cortisolo, (l’ormone dello stress che causa depressione e ansia) e di citochine si abbassano.

Dormire in due per combattere l’ansia

Dormire accanto al partner inoltre è un antidoto contro gli attacchi di ansia, causa anche dell’insonnia; ciò è dato dal fatto che il contatto pelle a pelle stimola le ghiandole surrenali a interrompere la produzione di cortisolo.

Quando dormire insieme al partner non fa bene alla coppia

Abbiamo chiesto maggiori dettagli ad un esperto del settore, Alberto Cardone, Amministratore del marchio Albasana sistemi di riposo a Fasano.

Una delle condizioni più frequenti secondo cui dormire insieme non fa bene alla coppia, può essere il russamento notturno di uno dei due partner, che tenendo sveglio il proprio partner potrebbe causare problemi di coppia.

D: Da cosa può dipendere il russamento notturno?

R: Sovrappeso, apnee notturne, disfunzioni respiratorie, cattiva digestione, i motivi possono essere differenti ed è sempre una scelta giusta quella di approfondirne la causa con un medico.

A volte, una rete ad alzata potrebbe aiutare il problema del russamento notturno. Invece di utilizzare il doppio cuscino per mantenere la testa più sollevata e quindi, ridurre il rischio di russamento, la rete ha un’alzata graduale che parte dal bacino, non sforzando così la cervicale.

D: Dormire insieme su un letto matrimoniale o due singoli?

R: Dormire insieme al partner significa trovare un compromesso tra le abitudini di ognuno e molti giovani coppie che scelgono di andare a vivere insieme e quindi condividere il proprio materasso si chiedono: meglio un materasso matrimoniale oppure due singoli?

D: Una coppia, dovendo condividere lo stesso letto, come dovrebbe scegliere il proprio materasso?

R: Il consiglio è di scegliere un materasso per il letto che sia personalizzato rispetto alle necessità di ognuno, così da godere appieno dei benefici del dormire insieme al partner.

In genere, le coppie manifestano interesse a preferire un materasso unico, matrimoniale, perché ricordano in esperienze pregresse il fastidio provato nel dormire su due materassi singoli messi l’uno accanto all’altro. In questi casi, la divisione centrale era di certo fastidiosa e non favoriva il corretto riposo.

D: Le coppie oggi come come scelgono il materasso?

Oggi, nei sistemi evoluti memory o lattice la sensazione sgradevole di dormire su due letti singoli separati al centro non avviene più perché questi materiali hanno una forza di coesione-adesione, cioè tendono ad unirsi; inoltre, il rivestimento unico li tiene stretti insieme.

In questo modo il materasso è unico, ma all’interno sono singoli, scelti dalla coppia in maniera autonoma rispettando i loro gusti personali ed esigenze di salute. 

D: Come la coppia dovrebbe scegliere invece la rete ortopedica?

R: Anche la rete, soprattutto se trattasi di rete con alzata, sono distinte e indipendenti, cioè abbiamo due alzate alla testa e due a livello dei piedi. L’individuo non va a coinvolgere così il partner nella scelta dell’alzata dei piedi o della testa.

Anche la rete matrimoniale, lo specifichiamo ha doghe singole; ad essere unico è solo il perimetro, ma le doghe restano singole, per favorire il benessere e la personalizzazione dei singoli soggetti.